Giovanni Giorgi

Wrong And Right

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Artista: Giovanni Giorgi
Titolo: Wrong And Right
Genere: Jazz
Supporto: CD Audio

Sito Web: Giovanni Giorgi

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Descrizione

Descrizione

Artista: Giovanni Giorgi
Titolo: Wrong And Right
Genere: Jazz
Data di uscita: aprile 2013
Casa discografica: Ultra Sound Records

Musicisti
Giovanni Giorgi: drums, live electro, sampler, guitar, programming
Dario Deidda: el.bass
Jacopo Bertacco: guitars, loops
Pancho Ragonese: piano, Rhodes, synth

Special Guests
Giovanni Guidi: piano
Andrea Lombardini: el. bass
Fabrizio Leo: guitar
Marco Sica: violin
Pacho Rossi: percussion
Sergio Cocchi: vox
Malika Ayane: vox

Tracce Musicali

  1. Evidence
  2. Love and Fear
  3. De Luna
  4. Buona nuova
  5. Long Distance Call
  6. Le stagioni in città
  7. Tabata
  8. To A.W.
  9. Fake Plastic Trees

Esiste una musica capace di fotografare il presente? Credo ci siano molte musiche per raccontare il mondo. Tante quanti sono i presenti di ognuno di noi. Presenti carichi di sogni e di ambizioni che convivono con nuove incertezze rurali e metropolitane. Sogni luminosi e bui, creativi e poetici. Impossibile dunque mapparli in un ideale viaggio nell’uomo odierno che è migrante più che mai, per vocazione e per scelta obbligata.

Per questo esistono molte musiche o forse molti suoni in grado di descrivere semanticamente il mondo e gli uomini che lo abitano. Se la difficoltà è fotografare il presente è quasi impossibile cogliere dentro l’anima umana e in questo la musica offre l’opportunità di sciogliere l’ossimoro uomo-mondo se è l’uomo stesso a costruire il luogo che abita. E’ la musica dunque la chiave per leggere il presente. O più che questa sono i suoni che la compongono e che ben rappresentano il complesso puzzle contemporaneo.

C’è poi un’altra chiave: quella per leggere il futuro prossimo e capace di aprire porte comunicanti o misteriosamente chiuse in un tempo passato. Stavolta è una chiave ibrida fatta di passato e presente: chiavistello antico e tessera magnetica con microchip.

Chiave che apre le porte che danno in mondi nuovi dove la tecnologia è entrata prepotentemente a modificarne l’assetto e che rende uguale o simile il presente di ognuno di noi. È in questa dualità tra antico e moderno e tra natura e tecnologia che possiamo leggere (e ascoltare) il nuovo lavoro di Giovanni Giorgi.

Perché questo basa la sua architettura sull’incontro /scontro tra il suono acustico e quello elettronico dove l’ossimoro uomo-mondo trova un suo significato e dove la fotografia del presente è l’equilibrio sobrio e lineare della migrazione metropolitana.

Un viaggio dunque nei suoni della città che colloquiano con il tribalismo africano, la musica europea e quella afroamericana. I loops, i sampler e le programmazioni elettroniche si sposano con la parte più acustica della musica dando un risultato che è una foto ricca di particolari preziosi e a volte nascosti oltre che di suggestioni e suggerimenti.

Non è un caso che il cd inizi con la bellissima e spigolosa interpretazione di Evidence di Thelonious Monk e si chiuda con Fake Plastic Trees dei Radiohead impreziosita dalla voce di Malika Ayane.

E se i suoni sono il portale d’ingresso i ritmi ne rappresentano l’archetipo costruttivo. Tesi anch’essi tra geografie impossibili e attraversamenti oceanici. Se esiste una musica in grado di fotografare il presente con questo riuscito lavoro Giovanni Giorgi prova a raccontare il mondo in nove scatti, tra suoni e visioni contemporanee.

Paolo Fresu Bordeaux / Novembre 2012

..attraverso composizioni originali interpretate da autentici fuoriclasse dello strumento come Dario Deidda, Jacopo Bertacco, Pancho Ragonese. Ospiti Sergio Cocchi, Giovanni Guidi, Fabrizio Leo, Marco Sica, Pacho Rossi e la splendida voce di Malika Ayane, in un brano dei Radiohead che pare scritto apposta per lei.