Giovanni Giorgi
7,30 € (IVA Esclusa)
Artista: Giovanni Giorgi
Titolo: Wrong And Right
Genere: Jazz
Supporto: CD Audio
Sito Web: Giovanni Giorgi
9 disponibili
Descrizione
Descrizione
Artista: Giovanni Giorgi
Titolo: Wrong And Right
Genere: Jazz
Data di uscita: aprile 2013
Casa discografica: Ultra Sound Records
Musicisti
Giovanni Giorgi: drums, live electro, sampler, guitar, programming
Dario Deidda: el.bass
Jacopo Bertacco: guitars, loops
Pancho Ragonese: piano, Rhodes, synth
Special Guests
Giovanni Guidi: piano
Andrea Lombardini: el. bass
Fabrizio Leo: guitar
Marco Sica: violin
Pacho Rossi: percussion
Sergio Cocchi: vox
Malika Ayane: vox
Tracce Musicali
- Evidence
- Love and Fear
- De Luna
- Buona nuova
- Long Distance Call
- Le stagioni in città
- Tabata
- To A.W.
- Fake Plastic Trees
Esiste una musica capace di fotografare il presente? Credo ci siano molte musiche per raccontare il mondo. Tante quanti sono i presenti di ognuno di noi. Presenti carichi di sogni e di ambizioni che convivono con nuove incertezze rurali e metropolitane. Sogni luminosi e bui, creativi e poetici. Impossibile dunque mapparli in un ideale viaggio nell’uomo odierno che è migrante più che mai, per vocazione e per scelta obbligata.
Per questo esistono molte musiche o forse molti suoni in grado di descrivere semanticamente il mondo e gli uomini che lo abitano. Se la difficoltà è fotografare il presente è quasi impossibile cogliere dentro l’anima umana e in questo la musica offre l’opportunità di sciogliere l’ossimoro uomo-mondo se è l’uomo stesso a costruire il luogo che abita. E’ la musica dunque la chiave per leggere il presente. O più che questa sono i suoni che la compongono e che ben rappresentano il complesso puzzle contemporaneo.
C’è poi un’altra chiave: quella per leggere il futuro prossimo e capace di aprire porte comunicanti o misteriosamente chiuse in un tempo passato. Stavolta è una chiave ibrida fatta di passato e presente: chiavistello antico e tessera magnetica con microchip.
Chiave che apre le porte che danno in mondi nuovi dove la tecnologia è entrata prepotentemente a modificarne l’assetto e che rende uguale o simile il presente di ognuno di noi. È in questa dualità tra antico e moderno e tra natura e tecnologia che possiamo leggere (e ascoltare) il nuovo lavoro di Giovanni Giorgi.
Perché questo basa la sua architettura sull’incontro /scontro tra il suono acustico e quello elettronico dove l’ossimoro uomo-mondo trova un suo significato e dove la fotografia del presente è l’equilibrio sobrio e lineare della migrazione metropolitana.
Un viaggio dunque nei suoni della città che colloquiano con il tribalismo africano, la musica europea e quella afroamericana. I loops, i sampler e le programmazioni elettroniche si sposano con la parte più acustica della musica dando un risultato che è una foto ricca di particolari preziosi e a volte nascosti oltre che di suggestioni e suggerimenti.
Non è un caso che il cd inizi con la bellissima e spigolosa interpretazione di Evidence di Thelonious Monk e si chiuda con Fake Plastic Trees dei Radiohead impreziosita dalla voce di Malika Ayane.
E se i suoni sono il portale d’ingresso i ritmi ne rappresentano l’archetipo costruttivo. Tesi anch’essi tra geografie impossibili e attraversamenti oceanici. Se esiste una musica in grado di fotografare il presente con questo riuscito lavoro Giovanni Giorgi prova a raccontare il mondo in nove scatti, tra suoni e visioni contemporanee.
Paolo Fresu Bordeaux / Novembre 2012
..attraverso composizioni originali interpretate da autentici fuoriclasse dello strumento come Dario Deidda, Jacopo Bertacco, Pancho Ragonese. Ospiti Sergio Cocchi, Giovanni Guidi, Fabrizio Leo, Marco Sica, Pacho Rossi e la splendida voce di Malika Ayane, in un brano dei Radiohead che pare scritto apposta per lei.