Descrizione
Descrizione
Artista: Chemako
Titolo: Chemako
Genere: Blues
Data di uscita: febbraio 2012
Casa discografica: Ultra Sound Records
Musicisti
Gianfranco “French” Scala: Guitars, ukulele, banjo
Roberto Re: Bass
Marcello Milanese: Vocal
Stefano Bertolotti: Drums.
Featuring
Debbi Walton: Vocal
Angelica De Paoli: Vocal
Shan Kowert: Vocal
Annie Action: Vocal
Gayla Drake Paul: Vocal
Riccardo Maccabruni: Piano
Maurizio Glielmo: Guitar
Maurizio Fassino: El. Guitar
Paolo Canevari: Dobro
Jimmy Ragazzon: Vocal, Harp
Fabio Bommarito: Harp
Alexander von Braunmühl: Harp.
Tracce Musicali
- Red diamond train
- Maintenance free
- Lost my way
- Let it burn wild
- Dry your tears
- Save the moon
- Falling star
- The ocean song
- Tears for breakfast
- All things must pass
- Momma’s words
Chitarra, basso e batteria provenienti da esperienze e culture musicali differenti convergenti in una sinergia esplosiva ed avvincente che li rende una delle band più apprezzate nel panorama blues italiano – ma non solo. Gianfranco “French” Scala con la sua chitarra trova nella sezione ritmica formata nel 1993 da Roberto Re (basso) e Stefano Bertolotti (batteria) un terreno fertile su cui coltivare il suo accattivante ed espressivo stile chitarristico.
Ne risulta un sound puro ed essenziale, senza fronzoli ma con una grande forza coinvolgente. Chemako non è un semplice insieme di tre musicisti quanto piuttosto un unico organismo musicale in continua evoluzione che ha accompagnato con grande soddisfazione alcuni giganti della musica americana tra cui Guy Davis, Flaco Jimenez, Eric Bibb e che vanta collaborazioni discografiche con i Blind Boys of Alabama e Charlie Musselwhite.
Nell’ottobre 2011, quando la nebbia inizia ad impregnare la pianura padana, i Chemako ritrovano una vecchia conoscenza, Marcello Milanese, un vero bluesman di provata esperienza nonché disegnatore ed incisore.
Insomma un artista poliedrico, “nato sulla riva destra del Tanaro probabilmente solo perché negli ospedali del Mississippi quell’estate del ’73 non c’era più posto”. L’apporto della sua voce calda e profonda e della sua inseparabile chitarra diventano presto elemento cruciale nella formazione.
Lasciate chi vi dica questo di Chemako: sono grandi amici, musicisti con la musica incollata addosso e, soprattutto, sono fatti della stessa materia immaginaria che costituisce la loro musica. Una sola inscindibile piccola parte di anima che scaturisce dalla loro sensibilità e da anni di ascolti, di prove, di concerti, di deliri e bevute, felicità e tristezze. Tutto questo e molto altro ancora, per una sola ed unica ragione: la passione per il Blues. Ci sarebbe molto da dire sull’abuso del termine, ma di certo il Blues è un sentimento che una volta provato non ti abbandona più.
Come una subdola ma premurosa droga che non riesci a smettere di usare per sentirti vivo. Non ci sono compromessi, trucchi o scorciatoie: devi suonarlo e cantarlo per capire che esisti, per star bene e, allo stesso tempo, far star bene gli altri, quelli che ti ascoltano e sanno o non sanno le cose.
Oggi ce ne sarebbero tante di cose da sapere, proprio perché chi comanda vorrebbe tenerle nascoste, ma talvolta può bastare l’ascolto di Red Diamond Train, Fallin’ Star, la splendida rivisitazione di All Things Must Pass di George Harrison o l’intensità vocale in Let It Burn Wild per tornare a respirare, per spolverare la buia soffitta dei sentimenti.
Credo che questo primo album di Chemako serva anche a questo. Musica sincera, fatta da gente vera e che viene dal profondo, per arrivare a tutti quelli che l’ascolteranno per gioire, ballare, riflettere, ma anche per trovare una via d’uscita. Jimmy Ragazzon Cà del Bruno, 29 dicembre 2011.