Antonio Carta Pezzi di carta

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Artista: Antonio Carta
Titolo: Pezzi di carta
Genere: Pop Italiano
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Descrizione

Descrizione

Artista: Antonio Carta
Titolo: Pezzi di carta
Genere: Pop Italiano
Data di uscita:
Casa discografica: Ultra Sound Records

Musicisti

‘ Pezzi di carta ‘ Nel 1993 Antonio si esibiva nei locali della provincia di Pavia proponendo brani di Guccini, de Andrè ,Nomadi ecc. ecc. proprio in quel periodo venne a mancare il Lider storico dei Nomadi Augusto Daolio,lo stupore fu tale che ad Antonio balenò l’idea di organizzare un concerto per omaggiare l’artista prematuramente scomparso,entra in contatto con il Nomadi fans club di Broni ed insieme dopo la serrata ricerca di un locale adatto per l’occasione nella zona realizzano l’evento.La kermesse avviene nello storico locale otrepadano di Stradella, Il Sandalo cinese dove nei mitici anni sessanta la Band oltrepadana muoveva i primi passi,infatti Carletti and compani (Daniele Campani, Elisa Minari,Chico Falzone) furono invitati e parteciparono, il pathos nella sala stipata come nelle grandi occasioni fu tale che quando Antonio supportato da Stefano Bertolotti alla batteria e Stefano Pistore al basso terminò il concerto i quattro salirono sul palco eseguendo brani come:Canzone per un amica, Dio è morto, Auschiwitz e la arci nota Io vagabondo con Antonio nella parte di vocalist.

Tutto andò alla perfezione Antonio nonostante la gigantesca emozione se la cavò egregiamente, il pubblico andò in visibilio scattando in piedi e cantando appassionatamente le famose canzoni della mitica band.L’incasso della serata 10 milioni di vecchie lire, ovviamente fu devoluto all’associazione per la ricerca dei tumori di milano non essendosi ancora costituita l’associazione Augusto per la vita per la ricerca sul cancro.

L’anno successivo l’evento venne ripetuto ed i Nomadi parteciparono nuovamente questa volta però con i due cantanti nuovi tenendo un mini concerto finale dopo l’esibizione di Antonio supportato da: Igor Cantarini alle tastiere, Stefano Bertolotti alla batteria e Stefano Pistore al basso,tra il pubblico si trovava un giornalista free lance della provincia pavese pubblicando sul giornale un articolo al vetriolo elogiando la buona esecuzione senza fronzoli dell’Antonio Carta band e criticando pesantemente i Nomadi che secondo il giornalista non furono altrettanto bravi nell’esecuzione dei brani. Questo pezzo arrivò non si sa come nelle mani di Beppe Carletti infastidendolo in modo tale che declinò per sempre i vari inviti ponendo così fine alla raccolta fondi scaturiti da questo tipo di evento.

Da quelle occasioni però nacquero una seri di concerti tributo ai Nomadi che portano La Band di Antonio nei locali di tutto il nord italia dove conosce,Piero Milanesi autore di Michelina e Salutami le stelle e Gisberto Cortesi autore di Ricordati di Chico,Uno come noi,Salvador,Il serpente piumato ecc. ecc. così nacque l’idea di realizzare un nuovo album con alcune canzoni dei due autori e brani di Antonio.il disco vine registrato a Milano negli studi M.G. con la produzione artistica di Santi Isgrò storico chitarrista e arrangiatore che accompagnava con la chitarra Gigi Sabani durante i suoi sketch in tv.

In studio suonano Paolo Bianchi alla batteria Carmelo Isgrò (bassista attuale della band di Fiorello)al basso che in quel periodo viaggiano in coppia accompagnando nei concerti Ron e Tozzi,alla chitarra Santi Isgrò ed alle tastiere e flauto Igor Cantarini.

L’album contiene in tutto 10 brani ed il titolo è Pezzi di Carta e si apre con Amazzonia anno zero, canzone di denuncia verso la deforestazione della foresta amazzonica e lo sfruttamento degli indios, il secondo è dedicata al personaggio della mitologia greca Hermes col nome italiano Ermete trismegisto (tre volte grande) con un finale solo musicale del Nessun dorma dell’opera La turandot di Giacomo Puccini, seguono brani come La bandiera, considerazione della perdita degli ideali del movimento pacifista nato nel 60 negli Stati uniti dopo le foto dei militari morti nel lontano Vietnam, Costanzo Blues unico brano avulso all’album è una divertente storia di un personaggio che ha perso ogni impegno sociale e gli rimane solo la tv diventata anche essa solo un contenitore di facce sceme e di programmi una volta intelligenti scaduti ormai nella messa in scena di storie personali raccontate dal tubo catodico.

In Lavapiatti si racconta la vita monotona e incasinata di un ragazzo che sogna l’avventura che un giorno finalmente riesce a raggiungere, Fiori di Bosnia è l’orrore della guerra che rimane impressa negli occhi e nella mente di chi purtroppo si trova a viverla La leggenda narra di un eroe che da Gesù Cristo in poi sono tutti accreditati, Che Guevara è un omaggio al grande guerrigliero sudamericano, Doppio lungo addio di Massimo Bubbola autore veronese e collaboratore di Fabrizio de Andrè racconta lo specchio dell’anima, si chiude con L’Ave Maria brano tradizionale sardo già eseguita da Fabrizio de Andrè nell’album l’Indiano è un ricordo delle radici essendo Antonio di origini Sarde

Il prodotto è distribuito tramite USB Card da 1GB nel quale verranno inseriti gli mp3 in ottima risoluzione (o in wav su richiesta) e il booklet elettronico del disco: un’ottima occasione per avere a un ottimo prezzo la nostra musica e un supporto USB comodo e tascabile, a forma di carta di credito, riutilizzabile come vuoi.